Descrizione
Il Museo di Civiltà Contadina nasce negli anni ’80, su iniziativa del prof. Nino Muscolino, dall’esigenza di reperire e riunire in un unico sito tutti quegli oggetti rappresentativi della tradizione antillese rurale, pastorale e montana. Per la comunità antillese rappresenta la memoria storica di un tempo ormai lontano, ma vivo nel ricordo grazie a tali testimonianze, poste all’attenzione della conoscenza collettiva e in particolare delle nuove generazioni.
Il Museo, grazie alle donazioni dei cittadini, custodisce centinaia di utensili e attrezzi destinati al lavoro e alla casa, costruiti in metallo, legno e terracotta: è possibile ammirare strumenti forse sconosciuti ai più giovani, che nel passato hanno assicurato i mezzi necessari al sostentamento di interi nuclei familiari. Le diverse sezioni del Museo sono dedicate all’agricoltura, alla pastorizia, all’artigianato e alle attività domestiche, e vi è inoltre un’area dedicata alla mostra fotografica permanente che testimonia lo stile di vita antillese del secolo scorso.
L’elemento maggiormente caratteristico dell’esposizione è la Maschera du Picuraru, tradizionale maschera carnevalesca del paese di Antillo, che richiama fortemente la vita pastorale che ha caratterizzato il passato antillese.
Già da qualche anno questo inestimabile patrimonio etno-antropologico è stato accolto nei moderni e funzionali locali del Centro di Aggregazione Sociale sito in Via Roma, che lo rendono facilmente accessibile non solo per gli antillesi, ma anche per i turisti, attratti dalla cultura e dai tesori artistici poco conosciuti ma dal grande valore etno-antropologico.